Costringevano giovani donne, alcune della quali ancora minorenni, a prostituirsi in cambio di denaro o promesse di lavoro. 

Per questo i carabinieri di Castelnuovo Garfagnana, in provincia di Lucca, hanno indagato e chiesto il rinvio a giudizio di 5 persone, tutte residenti tra la Valle del Serchio e la Garfagnana. La vicenda, secondo l’indagine condotta dai carabinieri di Castelnuovo insieme colleghi della sezione di polizia giudiziaria della procura di Firenze, trae origine da episodi che sarebbero avvenuti tra il 2017 e il marzo di un anno fa. I cinque sono accusati a vario titolo di violenza sessuale, induzione alla prostituzione minorile e produzione e detenzione di materiale pornografico. Alle richieste di rinvio a giudizio si è giunti a seguito una complessa ed articolata indagine coordinata e diretta dal dipartimento della procura del tribunale dei minori di Firenze competente a trattare i reati commessi nei confronti delle persone appartenenti alle fasce deboli.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati diversi apparecchi informatici nei quali erano contenute ingenti quantità di immagini e video pedopornografici. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri le vittime, dietro pagamenti in denaro o promesse di lavoro, venivano costrette a subire rapporti sessuali completi o a prostituirsi con i clienti procacciati da uno degli indagati che tratteneva per sé il 70% dell’importo della prestazione sessuale pagata dai frequentatori consegnando alle ragazze la differenza. In un caso una delle vittime sarebbe stata indotta ad acconsentire a un rapporto con la promessa di un lavoro da parte di un cliente, mai mantenuta. Per i cinque indagati l’udienza preliminare davanti al gup è stata fissata per il 17 marzo.


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